“La nostra squadra è sempre la stessa, unita e determinata come nei giorni migliori; sbaglia chi pensa che due sconfitte come quelle subite negli ultimi dieci giorni siano il primo segno di un possibile declino – ha spiegato stamattina Matey Kaziyski al microfono di Radio Dolomiti per la seconda puntata settimanale di “Fuoricampo – il volley parlato” - . Stiamo parlando, fra l’altro di due ko molto differenti fra loro: in Supercoppa abbiamo ceduto al tie break con Macerata più per questioni legate alla sorte e alla mancanza di energie dopo una partita lunghissima ed intensissima mentre contro Vibo Valentia è venuto meno il carattere e lo spirito giusto per affrontare una squadra motivata come la Tonno Callipo. Io sono il primo ad essere calato mentalmente ma ritengo che si tratti più di un episodio che della normalità. Già ieri, quando siamo tornati in palestra, ho rivisto il piglio giusto: abbiamo tutti voglia di fare grandi cose, siamo carichi e pronti a dare il massimo come sempre”.
“Come si vince un Mondiale per Club? L’unica cosa che mi viene da dire pensando al nostro passato è che sarebbe un errore guardare più in là di ogni singola gara. Le semifinali e la finale sono molto più lontane di quanto si possa credere – ha poi aggiunto presentando la rassegna iridata che prende il via sabato 13 a Doha - . Non è un segreto, ma bisogna pensare solo alla gara che si sta per giocare, anche perché quest’anno il lotto delle formazioni che puntano al titolo è ancora più allargato rispetto al solito. Pure Al Arabi e Al Rayan hanno allestito rose di tutto rispetto e dovremo subito calarci alla perfezione nel clima del torneo, perché il debutto sarà proprio contro una delle due formazioni padrone di casa. Il poker iridato è comunque un obiettivo possibile: ci teniamo tanto e lo dimostreremo. Il miglior Matey Kaziyski? Non si è ancora visto, posso migliorare ancora”.

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